Intercultura: Giorgia Padula in USA

Il suo primo report da St. Paul, Minnesota.

Nel momento in cui ho deciso di frequentare il mio quarto anno di liceo negli Stati Uniti, il giorno della partenza sembrava quasi un miraggio. Mi sono iscritta ad un programma annuale con l’associazione “Intercultura”, con l’obiettivo di acquisire una padronanza il più possibile ottimale dell’inglese.

Sono partita l’8 agosto, con una valigia colma di progetti e aspettative.
Il 10 agosto finalmente sono arrivata a St. Paul, capitale del Minnesota, uno stato nel Nord America.
Non potrei essere più soddisfatta del posto in cui mi trovo. Sicuramente sarà l’inverno più freddo della mia vita, la neve continuerà a posarsi fino ad aprile e le temperature toccano anche i -30 gradi. Tuttavia non è così terribile come si possa immaginare! Ovunque ci sono laghi ghiacciati su cui pattinare, circondati da un panorama mozzafiato. Il cielo si accende di mille colori al tramonto, e non può che catturare l’attenzione sopra tonnellate di bianco.
Nonostante un clima così freddo, le persone sono molto calorose e amichevoli.
La mia famiglia è messicana, e in molte delle loro abitudini trovo qualcosa che mi riporta a casa.

Gli orari scolastici variano molto, ma tra lezioni e attività pomeridiane non rientro mai prima delle sei di pomeriggio.
Le mie aspettative di una cultura simile a quella italiana sono state distrutte in meno di qualche giorno. Ora però non posso essere che grata per tutto ciò che mi ha sorpresa o delusa, ho imparato a non etichettare più come “strano” qualcosa di nuovo per me, ma solo “diverso”.
Ho avuto un grande supporto dagli altri ragazzi che stanno trascorrendo un’esperienza come la mia in Minnesota. Ho avuto l’opportunità di conoscere gente da tutto il mondo, e non c’è cosa migliore che questo percorso abbia da offrire. Anche grazie a loro sono cresciuta moltissimo e ho abbattuto tutti i pregiudizi che chi non conosce tende ad avere. E su tutti i “Ma perché l’ho fatto?” di alcuni momenti, ha sempre vinto la curiosità di scoprire cosa ancora c’è ad aspettarmi. Non è un’esperienza tutta in discesa, ma alla fine le difficoltà iniziali vengono ripagate con giornate indimenticabili.
Posso dire di aver trovato un’altra casa che per sempre sarà tale!

Giorgia Padula, 4B

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