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Sabato, 18 Febbraio 2017 18:47

Intercultura: Davide in Brasile

FEBBRAIO 2017

Giorno dopo giorno mi sto innamorando sempre di più del Brasile. Questi sette mesi sono volati e realizzare di essere entrato nella fase 'finale' del mio programma di studi all'estero non è assolutamente facile. Mi piace particolarmente fermarmi e ricordare tutti i momenti meravigliosi che ho passato durante l'esperienza e la cosa che più mi lascia contento è che in 7 mesi ho sfruttato ogni singolo giorno per imparare cose nuove e soprattutto crescere sotto tutti i punti di vista.
Per fortuna, come ogni mese, anche a Febbraio tanti eventi hanno riempito di risate, musica e felicità la mia vita brasiliana. Quando si parla di Febbraio, qui in Brasile non si può far altro che pensare al Carnevale. Senza dubbio è la festa più importante dell'anno, celebrata dal sabato al mercoledì del periodo di carnevale. Famosissimo in tutto il mondo è il Carnevale di Rio, che mi ha lasciato senza parole anche solo guardandolo in tv. Decine di scuole di samba, danza simbolo brasiliana, si sono sfidate nei vari giorni sfilando per le vie di Rio de Janeiro con carri di dimensioni enormi aventi tematiche diverse, accompagnate da centinaia di ballerini di samba sotto l'occhio critico della giuria brasiliana. La preparazione dei carri avviene durante l'anno intero, lasciando al caso nessun dettaglio. Infatti dietro alla sfilata finale che avviene a Rio, c'è molto, molto di più della stessa presentazione: ci sono mesi interi di lavoro, persino di notte; c'è la speranza di migliaia di persone di diventare, per una volta, la scuola di samba campione del Brasile; c'è la vera tradizione brasiliana, con un popolo pieno di allegria legato dall'amore per i colori vivaci,per la musica e per la danza. Perchè si, il Brasile non è solo 'futebol'.
Dopo questa piccola testimonianza del carnevale di Rio, mi sembra doveroso raccontare anche del mio carnevale brasiliano passato a Pirangi, a pochi km dalla mia amata Natal. Assieme alla mia famiglia, ai miei nonni, zii e ad alcuni amici di mio fratello Arthur, sabato 25 Febbraio siamo partiti per trascorrere in compagnia questa festa molto sentita.  Sono stati giorni all'insegna del churrasco (tipico arrosto brasiliano), colori accesi, danza tradizionale come il frevo o la samba e tanto, tanto divertimento. Riguardo il mondo culinario, dopo varie domande ai miei familiari, sono arrivato alla conclusione che non c'è un vero e proprio piatto tipico del Carnevale. Infatti, secondo la loro testimonianza, è di tradizione riunirsi e trascorrere varie ore della giornata facendo il churrasco (arrosto) accompagnato dalla classica cerveja gelada (birra ghiacciata), scambiando qualche chiacchiera con sottofondo le canzoni tipiche brasiliane. Sono convinto però che, per quanto è vasto il Brasile, sicuramente ci saranno posti in cui una pietanza in particolare viene preparata per il Carnevale. Tornando alla mia esperienza, il sabato e la domenica sera li ho trascorsi in compagnia di mio fratello Arthur e dei suoi amici (che ormai sono anche miei) passeggiando per la via principale di Pirangi affollata da migliaia di ragazzi. La cosa che mi ha colpito di più è che non c'erano delle vere e proprie feste organizzate: chi aveva la possibilità, infatti, portava una cassa collegata ad un telefono e bastava una canzone per far scatenare centinaia di giovani che per strada si divertivano come matti, con una semplicità davvero apprezzabile. Un altro dettaglio che non è passato inosservato è il seguente: tutti e dico tutti, al suono della musica, ballavano. Naturalmente c'era chi era più predisposto e chi meno, ma tutti perlomeno ci provavano e sorridenti trascorrevano momenti fantastici. Sarà che i brasiliani hanno il 'ritmo nel sangue' ma io in Italia non ho mai visto una cosa del genere. Da noi c'è sempre il timido della situazione, oppure il figo di turno che con la scusa del 'si rovina il ciuffo' resta lì seduto a fissare qualche ragazza. Sono rimasto positivamente colpito dalla semplicità dei ragazzi brasiliani, che a piedi nudi e con una cassa arrangiata hanno trasformato una via in un vero e proprio spettacolo.
Il lunedì, qui in Brasile, è chiamato 'il giorno delle vergini'. Come da tradizione, tutti gli uomini si travestono da donna e con la loro poca femminilità (eufemismo) sfilano per le strade. Fin dal mio arrivo ho cercato di essere e sentirmi più brasiliano possibile: a pranzo bevo il succo anzichè l'acqua, metto le varie pietanze in un unico piatto come è normale qui e, seguendo la linea che ho adottato sin dall'inizio, ho partecipato anch'io al giorno delle vergini. Insomma, senza far troppi giri di parole, anch'io come mio zio, mio padre e mio fratello, mi sono vestito da donna. E' stato strano quanto divertente passeggiare insieme ad altre finte donne indossando un vestito prestato dalla mia cara zia ed essendo truccato in maniera molto evidente. Peccato per la parrucca mancante ma il risultato, onestamente, non mi ha deluso poi così tanto. Piccola precisazione: tra le varie 'finte donne' improvvisate, per le strade c'erano anche i travestiti veri!
Il giorno successivo, 28 Febbraio, quello che in italia viene chiamato 'martedì grasso', siamo tornati a Natal per festeggiare il compleanno di mia madre brasiliana. Una delle persone più importanti per me durante il mio programma di studi all'estero, che mi ha sostenuto sempre e mi ha fatto sentire parte della famiglia fin da subito. Nei momenti di difficoltà che ho passato, ha avuto sempre una parola di conforto per me ed è incredibile quello che Intercultura riesce a creare in pochi mesi. Il mio rapporto con lei è davvero speciale: non mi faccio alcun tipo di problema a chiamarla mamma in quanto si prende cura di me, si preoccupa quando mi vede giù di morale e rinuncia al tempo da dedicare a sé stessa per dedicarlo a me. Mi sono così sentito quasi in dovere di ringraziarla. L'ho fatto però in una maniera un po' particolare, in modo tale da lasciarle un ricordo materiale, non fatto solo di parole dette a voce: le ho scritto una lettera. Nel momento in cui le ho dato la lettera, un sorriso stupendo le è nato spontaneo e dopo averla letta mi ha ringraziato tantissimo. E' stato bello vederla felice. Sono stato contento di aver dato una dimostrazione di gratitudine nei suoi confronti, perchè se la mia esperienza giorno dopo giorno mi regala emozioni sempre migliori è anche grazie a lei.
Con questa piccola testimonianza del carnevale brasiliano e del compleanno della mia madre ospitante, arrivo alla conclusione del report di Febbraio, un mese ricco di emozioni. Il mio programma di studi qui in Brasile sta continuando in maniera eccezionale. Lasciatemi però dedicare anche qualche riga alla mia famiglia italiana, poichè senza di loro probabilmente tutto questo non sarebbe stato possibile. Mi hanno incoraggiato, supportato e mi hanno reso ancor di più consapevole delle mie capacità.
Mamma, papà, Matteo, vi amo.

Alla prossima,
Davide.
Natal,15/03/2017

 


GENNAIO 2017

Eccomi qui, sono tornato! Anno nuovo, vita nuova...o forse no? Son passati 6 mesi ed io non riesco assolutamente a realizzare quanto il tempo sia passato in fretta. I giorni sembrano volare e di colpo mi ritrovo qui, nello studio, riflettendo un po' su tutto ciò che è accaduto durante il primo mese del 2017. Avrei tanto, forse anche troppo da raccontare: cercherò di essere sintetico ma allo stesso tempo non salterò nessun particolare.. intesi? Intesi.

Gennaio, oltre ad essere stato il periodo di feste, show in spiaggia, caldo infernale, acqua di cocco e scottature (ahimè il sole brasiliano è una brutta bestia), è stato il mese in cui è terminata l'esperienza per i ragazzi che hanno deciso di fare il programma semestrale. E' davvero incredibile accorgersi di quanto una persona, in sei mesi, possa diventare un punto di riferimento e un amico fidato. Nel mio caso ho conosciuto Enrico (Italia) e Joel (Finlandia) con i quali ho condiviso sei mesi fantastici. Essendo entrambi più grandi di me, li ho sentiti sin da subito come dei fratelli maggiori e soprattutto ho sentito davvero di potermi fidare di loro. Insieme ne abbiamo passate davvero tante: dalla festa dove per SEI e dico SEI ore abbiamo ballato ininterrottamente alle lezioni pomeridiane di portoghese, dalle giornate in spiaggia alle serate dove, con quel filo di nostalgia, tutti e tre ci confidavamo riguardo la nostra vita sentimentale e riguardo chi ci aspettava nel nostro paese d'origine. Più il giorno della loro partenza si avvicinava e più la tristezza cresceva: non riuscivo, infatti, a pensare in che modo avrei continuato la mia esperienza qui in Brasile senza di loro, senza i momenti passati a scherzare e a ridere di gusto. Il momento più difficile è stato senza dubbio accompagnarli e salutarli in aeroporto. Vi confesso che qualche lacrima (pianti a dirotto) è scesa e con loro,nell'aereo, è salito sicuramente anche un pezzo del mio cuore. Se da un lato, però, sono ancor pieno di tristezza, dall'altro mi rendo conto che è stato proprio grazie ad Intercultura che li ho conosciuti. Sarò infinitamente grato a chi mi ha dato l'opportunità di fare quest'esperienza perché allo stesso tempo mi ha dato l'occasione di conoscere persone stupende come Enrico e Joel. Amici miei, avete reso indimenticabile un'esperienza già di per se meravigliosa. Grazie di tutto.

Passando invece ad un argomento sicuramente più felice, voglio assolutamente raccontare il mio viaggio fuori città! Assieme alla mia famiglia ed a mio cugino, ho trascorso quattro meravigliosi giorni nella città di Fortaleza, a circa 600km da Natal. Dopo più di 7 faticose e calde ore di viaggio,siamo arrivati a destinazione e dopo una doccia veloce, ci siamo fatti un giro sul lungo mare e assistito ad un simpaticissimo Cabaret. Non vi nascondo il mio timore riguardo la comprensione delle battute in portoghese, ma sono rimasto positivamente colpito poiché sono riuscito a capire e a ridere per tutto lo show! Il giorno seguente, invece, siamo andati al 'Beach Park', uno dei più grandi parchi acquatici dell'America Latina. Tra le varie attrazioni vi era la piscina che riproduceva onde marine e soprattutto l'Insano: uno scivolo alto 41 metri (pari a 14 piani di un grattacielo) dove durante la discesa (che durava 5 secondi) si raggiungevano i 105 km/h. Insomma, uno tra gli scivoli acquatici più grandi e veloci del mondo, se non il più grande e veloce. Dopo vari tentativi da parte di mio cugino Paulo e mio fratello Arthur, alla fine ho fatto prevalere la parte insana (non a caso) di me ed ho deciso di provare questo scivolo. Sono stati i 5 secondi più interminabili ma allo stesso tempo pieni di adrenalina della mia vita, ma è andata tutto per il verso giusto. Lascio a voi immaginare la reazione di mia madre italiana quando, nel vedere tramite whatsapp il video di un ragazzo che scendeva a 105 km/h, ha realizzato che fosse suo figlio!

Il giorno successivo abbiamo visitato un parco nella natura, l' 'E Park' dove ho avuto l'opportunità di entrare nel museo della cachaça (si legge 'casciassa'), un liquore tipico brasiliano. Inoltre c'erano varie attrazioni come il tiro con l'arco, il 'volo dell'angelo', la passeggiata a cavallo e il giro in canoa. E' stata una giornata bellissima passata in compagnia della mia famiglia e, nel complesso, un viaggio meraviglioso. Non smetterò mai di ringraziare i miei genitori brasiliani per avermi fatto fare questa vacanza e avermi dato l'opportunità di conoscere un'altra città del Brasile!

In questo mese le scuole sono rimaste chiuse ed ho avuto la possibilità di rilassarmi un po', abbandonando temporaneamente la stressante routine quotidiana durante la quale la sveglia suonava alle 5:30. Dopo ormai 8 mesi di caldo (calcolando i due passati in Italia) vi confesso che un po' sono provato, sia dal punto fisico che psicologico. Svegliarsi ad agosto con 30 gradi ci può stare, farlo invece il 20 gennaio e accorgendosi che ce ne sono sempre 30, lascia un po' colpiti. Infatti Natal è caratteristica per sua temperatura che durante tutto l'anno è di 30 gradi, con minime eccezionali di 25-26.    Credo di aver dimenticato quale sia la sensazione del freddo!

Ora purtroppo devo andare. Spero di esser riuscito nel migliore dei modi a descrivere un po' tutto ciò che è successo nel mese di Gennaio. Restate collegati... Febbraio è il mese 'do Carnaval Brasileiro', il Carnevale! Ci sarà da divertirsi)

 Natal, 15/02/2016

 

Ultima modifica il Lunedì, 29 Maggio 2017 21:46

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